Il Pantheon è la più grande cupola al mondo costruita in calcestruzzo.
Inizialmente era un tempio dedicato a tutti gli dei (da qui il nome di Pantheon che in greco significa appunto “di tutti gli dei”), fu poi trasformato nella basilica di Santa Maria ad Martyres nel 609.
Al centro della cupola una grande apertura circolare (9 metri di diametro), detta oculus, è l’unico punto che permette alla luce di entrare, così come alla pioggia, creando, quando accade, un bellissimo effetto a cascata!
Il pavimento è inclinato in maniera che la pioggia defluisca verso gli appositi fori di scolo.
Gli ingegneri che la realizzarono, rispettarono delle precise proporzioni geometriche: l’altezza della cupola è di 43,30 metri ed è uguale al suo diametro, creando un’armonia sorprendente; per alleggerire la volta furono inserite 5 file di cassettoni (cavità) per permettere ai muri di cinta, spessi 6 metri, di sorreggerne il peso di 4535 tonnellate.
L’iscrizione sull’architrave della facciata recita “M. Agrippa L. F. Cos. Tertium fecit” (“Marcus Agrippa Luci filius consul tertium fecit”) che si traduce con “Lo costruì Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta” ricorda che un primo edificio era stato fatto costruire da Marco Agrippa, nel 27 a.C. al tempo dell’imperatore Augusto.
Distrutto da un incendio fu fatto ricostruire da Adriano nel 124 d.C. che non volle però cambiare l’iscrizione.
L’imperatore, appassionato di arte e architettura, lo lasciò, come tributo al suo predecessore.
Il Pantheon fu ispirazione per i grandi artisti del Rinascimento che lo presero ad esempio. Raffaello lo ammirava a tal punto, da voler essere seppellito proprio in quel luogo.