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La Tour Eiffel

«Ho lasciato Parigi, anzi la Francia, perché la Torre Eiffel cominciava a darmi troppo sui nervi.» Guy de Maupassant.

La tour Eiffel, il gigante di ferro, costruita a Parigi tra il 1887 e il 1889, destò un certo disappunto tra i parigini dell’epoca: quarantasette artisti firmarono una petizione per protestare contro la costruzione della torre, considerata inutile e mostruosa, Guy de Maupassant la definì “uno scheletro sgraziato.

Non sapeva forse, che il suo ideatore si ispirò proprio allo scheletro umano: l’ingegnere Maurice Koechlin, dipendente di Gustave Eiffel, studiò il progetto di una gru del tedesco Carl Culmann.
Anche lui si trovava a risolvere lo stesso problema e riuscì a trovare la soluzione solo dopo aver visto in una sala anatomica: la posizione del femore in uno scheletro umano. Il femore infatti, sporge dalla colonna vertebrale e permette un’ottima distribuzione dei pesi. Culmann imitò la distribuzione delle fibre ossee del femore e così fece Koechlin.

La struttura è enorme (7300 tonnellate per 320 metri d’altezza) ma estremamente leggera. Oggi, il monumento è diventato anche il simbolo della conversione green della città: oltre al posizionamento di pannelli solari, all’altezza di 122 metri sono state istallate due turbine eoliche che provvedono a fornire energia alle attività del primo piano. Attira ogni anno 7 milioni di visitatori e ancora suscita emozioni diverse.

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