Se pensiamo al Medioevo ci vengono in mente castelli e fortificazioni, ma questo periodo vede anche la realizzazione di incredibili cattedrali, maestosi edifici dalle altezze vertiginose che si spingevano sempre più in alto verso il cielo.
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IL GENIALE MATEMATICO DEL MEDIOEVO
Leonardo Fibonacci, il geniale matematico del Medioevo.
Nato a Pisa nel 1170, seguì il padre, mercante della repubblica marinara nei suoi viaggi nel nord Africa. Lì conobbe per la prima volta i numeri indo arabi (le cifre che usiamo ancora oggi dallo 0 al 9) e ne capì l’estrema semplicità rispetto al sistema romano.
Guardando i mercanti arabi si rese conto che erano più abili nel fare i calcoli e decisamente più veloci. Scrisse così 4 testi, il più famoso dei quali è “Liber Abaci” (libro di calcolo) in cui spiega il sistema decimale e la modalità per svolgere le 4 operazioni. Nello stesso libro, spiega la sequenza di numeri che porta il suo nome. Ogni numero della sequenza, ad eccezione dello 0 e dell’1, è la somma dei due precedenti.
In effetti se provate, così è!
0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21…
Leggenda vuole che nel 1223 l’imperatore Federico II durante un torneo matematico, sfidò i concorrenti con il seguente quesito:
“Un allevatore mette una coppia di conigli in un recinto. Quante coppie di conigli possono essere prodotte da quella coppia in un anno, se si suppone che ogni mese ogni coppia genera una nuova coppia, che dal secondo mese in avanti diventa fertile?”
Fibonacci rispose brillantemente al quesito, spiegando appunto che 233 era il numero totale di coppie che si otteneva dopo un anno, e che la risposta poteva spiegarsi appunto con la successione di numeri da lui studiata.
Questa sequenza di numeri che, diciamolo, ha qualcosa di magico, non riguarda solo i conigli ma è nascosta in molte forme nella natura: dalle margherite, ai girasoli, alle pigne, alle conchiglie!
Avete mai notato il numero dei petali di alcuni fiori?
Gli iris hanno 3 petali, il ranuncolo o la rosa canina 5, il delphinum 8, la calendula 13 e così via.
Ma non sono solamente i petali a seguire la sequenza di Fibonacci, anche i pistilli lo fanno.
Oltre ai fiori, in natura tante piante sviluppano foglie e fiori a spirale, costruendo schemi ripetitivi come frattali, che creano forme affascinanti come per esempio il broccolo romano!
Ditelo che da oggi in poi, anche voi conterete i petali di ogni fiore e soprattutto non potrete più fare a meno di andare in brodo di giuggiole per un broccolo!
Nell’immagine: Leonardo Fibonacci in viaggio verso il castello di Federico II, dall’album Arte e Scienza.
Conosci tutte le invenzioni del Medioevo? E le sue splendide architetture?
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