La cattedrale di Chartres, situata a 60 km dalla capitale francese, è una delle chiese più suggestive d’Europa; esempio del Gotico francese fu ricostruita dopo un incendio e consacrata ufficialmente nel 1260.
L’edificio fu realizzato in 25 anni e presenta tre navate slanciate verso l’alto (quella centrale è alta quanto un palazzo di 12 piani). Rispetto all’epoca precedente si passa dalla volta a crociera a quella ogivale, dall’arco a tutto sesto all’arco a sesto acuto: in questo modo la struttura si spinge sempre più verso l’alto. Al posto delle pareti esterne 176 vetrate colorate, per un totale di più di 2600 metri quadrati, lasciano passare la luce, che permea lo spazio e diventa protagonista.
Le vetrate raccontano storie e vicende bibliche e sostituiscono gli affreschi delle chiese romaniche. Famose per l’intensità del colore blu, furono realizzate aggiungendo all’impasto vitreo il cobalto.
All’interno un labirinto intricato, con un’unica via d’uscita, si snoda lungo il pavimento: simbolo della vita di ciascuno, rappresenta le mille difficoltà che si incontrano lungo il cammino ma anche la certezza di avere una meta da ricercare e alla fine trovare (non ci sono altre uscite!)
La cattedrale ha rischiato di essere distrutta durante la Rivoluzione Francese, quando i rivoluzionari chiesero a un architetto di demolire l’edifico con dell’esplosivo: l’uomo li convinse a rinunciare, sostenendo che fosse impossibile “tecnicamente”.
Patrimonio dell’Unesco dal 1979, è una delle tappe del cammino di Santiago di Compostela, in quanto custodisce al suo interno la reliquia del velo della Madonna.
Questa e altre curiosità nell’album Arte&Scienza.
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