Molto spesso diamo per scontato gli oggetti che usiamo quotidianamente: la televisione, l’automobile, il frigorifero, il telefono ci sembrano essere cose del tutto scontate. Eppure ci sono voluti migliaia di anni per raggiungere questi traguardi. Ogni invenzione è stata il risultato di prove, esperimenti, errori e si basa su invenzioni nate precedentemente.
La radio per esempio deve la sua nascita al telegrafo.
Il 24 maggio 1844, alle 8 e 45 del mattino, il pittore e inventore Samuel Morse, dopo molti anni di tentativi e fallimenti, mandò il primo messaggio telegrafico della storia “Che grande cosa ha fatto Dio”. L’idea di sviluppare un congegno che potesse mandare messaggi a distanza gli era venuta nel 1825 quando la moglie morì e lui lontano da casa, ignaro della notizia, non potè partecipare ai funerali. Qualche anno dopo, durante un viaggio, conobbe un tizio che gli spiegò che si poteva usare l’elettricità per mandare messaggi. Morse rimase talmente affascinato da questa teoria che smise di fare il pittore e si dedicò allo studio di questa invenzione. Insieme a un professore di chimica e a amici finanziatori potè continuare la sua ricerca. Andò al Congresso ma non fu capito e il suo progetto bocciato. Andò allora in Europa in cerca di sostenitori ma anche qui non fu compreso. Rientrò negli Stati Uniti e allestì un collegamento tra due stanze per dimostrare che aveva ragione. Funzionò. Riuscì allora a convincere i membri del Congresso a costruire una linea telegrafica tra Washington e Baltimora.
Il messaggio col telegrafo arrivò 64 minuti prima che con il treno.
Anni dopo, nel 1896 Guglielmo Marconi mise a punto un sistema di telegrafia senza fili, e nel dicembre del 1901 inviò i primi segnali radio attraverso l’Atlantico. Depositò così il brevetto della radio e a distanza di qualche giorno anche il russo Popov, ignaro degli studi di Marconi, arrivò allo stesso risultato. I tempi erano maturi e il fatto che due uomini a distanza di migliaia di chilometri l’uno dall’altro lavorassero allo stesso progetto con i medesimi risultati, ne dà la conferma.
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