Se la storia fosse un libro già scritto, Henri Matisse non sarebbe mai diventato uno dei più grandi artisti del Novecento: “Sono figlio di un commerciante di sementi, avrei dovuto rilevare l’attività e gestirla al posto di mio padre”.
Proprio così: i genitori gestivano un negozio che all’inizio vendeva di tutto, dalla verdura le vernici, per finire ad occuparsi quasi solo di sementi, l’affare più redditizio.
Matisse capì ben presto che non avrebbe potuto seguire le orme del padre a causa del fisico troppo debole. Si indirizzò così verso la carriera legale, si trasferì a Parigi per studiare legge e nel giro di due anni si ritrovò a fare praticantato da un notaio della cittadina di Saint-Quentin, nel nord della Francia.
Siamo ormai nel 1890 quando il futuro artista fu colpito da un attacco di appendicite, un male piuttosto comune; venne operato e dovette trascorrere diverse settimane a letto in convalescenza.
Il destino volle che il suo vicino di casa avesse una 𝑏𝑜𝑖̂𝑡𝑒 𝑑𝑒 𝑝𝑒𝑖𝑛𝑡𝑢𝑟𝑒, una scatola con colori e materiali necessari per dipingere. Matisse restò molto incuriosito pensò di acquistarne una per trascorrere le lunghe settimane a letto.
Matisse espresse il desiderio e sua madre Héloise chiese al marito il permesso di acquistarla. Risposta negativa: il padre si oppose, sostenendo che la pittura non era occupazione adatta a un uomo di campagna come il figlio.
Henri non si arrese e fece pressione sulla madre. Héloise, contro la volontà del marito, si fece carico dell’acquisto e regalò al figlio la scatola con i colori. Matisse conobbe così la pittura per la prima volta in vita sua a 20 anni, a letto in convalescenza. Come ricorderà lo stesso artista pochi anni prima della morte: “Dal momento in cui ho avuto questa scatola di colori tra le mani, ho sentito che la mia vita era lì”.
La carriera di uno dei più grandi artisti del Novecento iniziò con un regalo ispirato da un vicino di casa. Sono proprio i casi della vita: fu quasi sicuramente l’appendicite più famosa della storia dell’arte.
Pensate che prima di allora Matisse non aveva mai messo piede in un museo!
Questa e altre curiosità nell’album Il Novecento.