Skip to content

Mucha, un incontro che cambia la vita

È il 1894 quando a Parigi Sara Bernhardt, la più famosa attrice francese dell’epoca, detta La Divina, incontra l’allora poco noto artista ceco Alfons Mucha, e lo sceglie come autore del manifesto per Gismonda, un dramma di Victor Sardou.
Mucha riesce a trasmettere l’immagine di una donna forte e sensibile in un dualismo perfetto, dà vita a una eterna bellezza che segna l’inconfondibile stile Mucha.
È un successo clamoroso e tutte le aziende dell’epoca chiedono all’artista di collaborare per curare le campagne pubblicitarie.
Le sue opere spopolano in tutti gli ambienti della società dell’epoca e lui stesso afferma: “Sono felice di aver creato un’arte per le persone e non per i salotti privati. Un’arte economica, accessibile al grande pubblico, che trova casa sia nelle famiglie povere che negli ambienti benestanti.”
Potete ammirare le sue opere al museo Mucha di Praga, l’unico museo al mondo dedicato alla vita e all’opera dell’artista.

 

Questa e altre curiosità nell’album Arte&Scienza.
SCOPRI L’ALBUM ARTE&SCIENZA