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L’Hanami è una tradizione antichissima del Sol Levante: un appuntamento imperdibile per i giapponesi ma anche per i turisti di tutto il mondo.
Avete mai sentito parlare della famosa fioritura dei ciliegi in Giappone?
Ecco alcune curiosità per scoprire questa tradizione!
Hanami, ciliegi in fiore – opera giapponese
CONTEMPLARE LA BELLEZZA
Hanami significa letteralmente “osservare i fiori” e si riferisce alla contemplazione della fioritura degli alberi, soprattutto in primavera.
È una antichissima tradizione che vanta almeno 1300 anni di storia e che richiama l’importanza di godere della meraviglia e della bellezza che solo la natura è in grado di regalarci.
IL SIGNIFICATO DEI FIORI DI CILIEGIO
Sebbene la parola “Hanami” si riferisca genericamente alla contemplazione della fioritura, i veri protagonisti sono i sakura, i famosissimi fiori di ciliegio.
Il ciliegio si è imposto su altre specie per il significato dei suoi fiori: bellissimi ma delicati, che durano pochi giorni. Una metafora della natura effimera della bellezza e della precarietà della vita.
UN APPUNTAMENTO IMPERDIBILE
L’Hanami è una ricorrenza importantissima per tutti i giapponesi, che amano organizzare passeggiate e picnic all’ombra dei ciliegi in fiore.
Pensate che l’Agenzia Meteorologica Giapponese informa la popolazione sulle date precise in cui vedere i ciliegi fiorire in tutto il paese, a seconda delle condizioni climatiche delle diverse isole che compongono il Giappone.
CON L’ALBUM DEGLI ARTONAUTI “TUTTO MONDO”
Un fantastico viaggio alla scoperta dei capolavori realizzati da artisti di tutto il mondo.
Questa famosissima opera giapponese ha incantato gli amanti dell’arte di tutto il mondo ed è conservata nei musei più prestigiosi del pianeta.
Quanto conoscete da vicino i segreti di questo capolavoro?
Ecco alcune curiosità che potrebbero esservi sfuggite!
IL SACRO MONTE FUJI
Può sembrare strano, ma il vero protagonista dell’opera è proprio il monte più alto del Giappone: un luogo sacro venerato dal popolo giapponese, che si staglia immobile e imperturbabile alle spalle del mare in tempesta.
Non a caso quest’opera fa parte di una serie di stampe chiamate “Trentasei vedute del monte Fuji”!
NESSUNO È PROFETA IN PATRIA
Katsushika Hokusai, l’autore dell’Onda, è diventato famoso grazie al successo internazionale di questa xilografia.
Tuttavia nel Giappone di inizio ‘800 i suoi lavori non erano considerati vere e proprie opere d’arte: erano stampe molto popolari, riprodotte a migliaia, a cui i giapponesi erano così abituati da considerarle oggetti comuni!
TRA ORIENTE E OCCIDENTE
A partire dalla metà dell’Ottocento, l’arte giapponese ebbe una grande fortuna in Europa, influenzando il lavoro di grandi artisti come gli Impressionisti.
Una curiosità: la grande onda di Kanagawa fu molto amata da Degas, da Monet e sembra sia stata oggetto di venerazione da parte di Vincent Van Gogh!
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Un fantastico viaggio alla scoperta dei capolavori realizzati da artisti di tutto il mondo.
Si racconta che una coppia che non poteva avere figli pregava tutti i giorni per poterne avere.
Un giorno l’uomo vide una luce splendente irradiarsi da una delle canne. Incuriosito, guardò al suo interno e vi trovò una minuscola bambina, non più grande di tre centimetri! La portò a casa dalla moglie e insieme decisero di adottarla e crescerla con loro, con tutte le premure e l’amore di cui erano capaci.
La bambina aveva due particolarità, tra tutte: il suo corpo emanava una flebile luce ed era nata dal bambù. Decisero così di chiamarla Nayotake no Kaguyahime: la Principessa Splendente del Flessuoso Bambù.
Il giorno seguente l’uomo si recò al lavoro, ma con suo enorme stupore ogni canna che tagliava era piena d’oro. Lo straordinario fenomeno continuò a manifestarsi giorno dopo giorno e in breve tempo la famiglia si arricchì enormemente.
La bambina, nel frattempo, cresceva ad una velocità incredibile e nel giro di tre mesi era diventata una giovane di straordinaria bellezza. Nonostante i tentativi della famiglia di tenere Kaguyahime nascosta tra le mura domestiche, al sicuro dai pericoli del mondo, la sua bellezza divenne leggenda e centinaia di uomini la chiesero in sposa. Lei, però li rifiutò tutti.
Quando, presso la casa dell’uomo taglia bambù, padre adottivo della ragazza, si presentarono cinque esponenti delle più nobili famiglie del paese, l’uomo, ormai anziano, spinto dalla paura della sua imminente morte, chiese alla figlia di scegliere un pretendente, così da non rimanere sola.
Kaguyahime però, non voleva sposarsi, così affidò a ognuno dei nobiluomini una missione impossibile da compiere: qualora uno dei pretendenti avesse terminato la missione, lei avrebbe accettato il matrimonio. Tutti e cinque fallirono e la splendida ragazza, attribuendo la colpa al loro fallimento, rifiutò di sposarsi.
La bellezza di Kaguyahime divenne così rinomata da raggiungere persino il palazzo imperiale e l’imperatore stesso accorse presso la sua abitazione ordinandole di diventare sua sposa. La principessa splendente però gentilmente declinò persino la sua proposta. La famiglia fu colta da sconforto e non riuscì a comprendere per quale ragione la figlia detestasse tanto l’idea del matrimonio.
Con l’arrivo dell’estate, Kaguyahime diventò immensamente malinconica e ogni sera fissava la luna sospirando, finché, alla morte degli anziani genitori, raccontò loro di essere la Dama immortale del Monte Fuji e che era ormai giunto per lei il tempo di ritornare sulla Luna, dalla quale proveniva, e che gli abitanti splendenti della Capitale Lunare sarebbero presto andati a prenderla, poiché il suo tempo sulla terra si era ormai concluso.
Nell’udire ciò, la famiglia, allarmata, avvisò l’imperatore che con migliaia dei migliori soldati dell’impero assediò la casa dell’uomo taglia bambù per impedire che Kaguyahime venisse portata via.
Ogni sforzo fu, però completamente inutile.
Prima di partire la ragazza donò all’imperatore uno specchio, nel quale avrebbe potuto vederla. Improvvisamente, il buio della notte fu squarciato da una luce che accecò tutti coloro che erano accorsi per proteggere la principessa, ed esseri splendenti discesero dal cielo, vestirono Kaguyahime di piume e con lei scomparvero nel cielo notturno.
L’imperatore, distrutto dal dolore, cercò di inseguire la ragazza, ma inciampò e lo specchio si ruppe andando in fiamme.Gli anni passarono e così anche i secoli, ma il fumo non smise mai di innalzarsi dal monte Fuji verso il cielo, ancora oggi.